Importante incontro nella sala circolo Pd/Pace-Centro a Grosseto, in via Emilia, con Leonardo Marras per ragionare su formazione al lavoro.
“Il capitale umano è uno dei fattori fondamentali da cui dipenderà la capacità dell’Italia di tornare a crescere nei prossimi anni– ha detto Leonardo Marras – la Commissione europea per l’Italia, nel 2018, ha previsto una crescita del PIL dell’1,5% e una crescita dell’1,2% nel 2019, ma la disoccupazione rimane robusta, un problema che i prossimi Governi dovranno affrontare. Sarà fondamentale concentrare l’attenzione sulla formazione rafforzando e migliorando il rapporto tra impresa e scuola. C’è ancora un gap in Italia da superare rispetto ad altri paese nella capacità di far dialogare scuola, università e imprese nella maniera corretta, vincente. Occorre agevolare il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, aspetto fondamentale per contenere la disoccupazione giovanile. Per fare questo è necessario riconoscere un ruolo più attivo all’impresa nella definizione dei processi formativi. L’altro aspetto fondamentale sono i finanziamenti alle imprese destinati a incentivare la formazione scolastica e post scolastica.”
Leonardo Marras ha sottolineato il ruolo strategico dei Centri per l’Impiego: “In Toscana abbiamo fatto molto. Era importante non disperdere il patrimonio di esperienza dei Centri per l’impiego delle Province. Valorizzare e mantenere le professionalità già presenti all’interno dell’infrastruttura, è stato il nostro impegno e obiettivo. Si tratta di un capitale umano costituito da alte professionalità, purtroppo spesso precarie, essenziali per garantire i servizi. L’obiettivo era ed è quello di costruire un sistema integrato di politiche e servizi solido che tenga insieme istruzione, formazione, lavoro e innovazione. Il cambiamento fondamentale è costituito dal superamento dalla “logica del bando pubblico” e delle agenzie passando alla individuazione congiunta (scuola-impresa) dei fabbisogni formativi dei territori.
Con il passaggio definitivo della funzione alla Regione noi proponiamo di riacquisire direttamente questa funzione senza dare vita a nuove agenzie per ottenere il massimo dall’integrazione tra politiche del lavoro, istruzione e formazione professionale
L’ingresso nel mondo del lavoro è ancora troppo difficile per le giovani generazioni così come il reinserimento di chi il lavoro lo perde. Uno degli impegni strategici del futuro è far funzionare bene la sinergia tra formazione e occupazione, prendendo a modello esperienze positive presenti in Europa. Dobbiamo puntare sulla formazione della persona, sull’apprendimento permanente e sulle fasi di transizione della vita di studio e lavoro dei nostri cittadini.”