Gli interventi di difesa e ripopolamento realizzati negli anni hanno ridato vita al mare creando spazi interessanti per la piccola pesca, ma anche per i pesci più grandi. Come i delfini, animali straordinari, bellissimi e molto intelligenti, che però si appostano dietro ai pescherecci e mangiano rompendo le reti cariche. Parlando con molti pescatori, prevalentemente maremmani ma non solo, è emerso infatti che tra le criticità più gravi ci sono i danni causati dagli attacchi alle reti ad opera, soprattutto, dei cetacei Così mi sono fatto promotore dell’atto d’indirizzo, approvato ieri dall’aula del Consiglio regionale, che impegna la giunta regionale a prevedere forme di risarcimento per gli operatori danneggiati, anche valutando la possibilità di utilizzare i fondi messi a disposizione dal Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (Feamp).
Il Feamp rappresenta il principale strumento finanziario a sostegno dei settori della pesca e dell’acquacoltura, tra i suoi obiettivi annovera la promozione di una pesca e un’acquacoltura competitive, redditizie e sostenibili dal punto di vista ambientale, oltreché socialmente responsabili e finalizzate ad uno sviluppo territoriale equilibrato e inclusivo. Dispone di una dotazione finanziaria comunitaria, per l’intero territorio nazionale, pari a 537,2milioni di euro per un totale di risorse pubbliche comprensive del cofinanziamento nazionale che ammonta a circa 980milioni di euro; di queste risorse, 18milioni sono destinate alla Toscana.
Il settore della pesca è di vitale importanza per l’economia della costa toscana sulla quale l’attenzione della Regione è decisamente alta, in particolare negli ultimi anni. Credo sia importante, allora, continuare a sostenere il comparto valutando anche l’attivazione di nuove misure tra cui l’indennizzo per chi ha subito danni alle reti. Impegno che diventa ancora più rilevante se si pensa che la maggior parte delle attività che vi operano sono piccole e medie imprese e quindi difficilmente in grado di far fronte alle spese per il ripristino delle reti, ingenti e purtroppo sempre più frequenti.