“Il riassetto del servizio di assistenza passa anche dalla realizzazione delle Case della salute: presìdi importanti nel sistema di cure territoriali che lavorando in maniera integrata e coordinata con la rete ospedaliera rappresentano un punto di riferimento chiaro per il cittadino. Di quella di Orbetello si parla da anni, è stata scelta una sede e poi spostata, sono state stanziate le necessarie risorse ed è stato annunciato un cronoprogramma dei lavori. Nonostante questo ad oggi non vi è traccia di cantieri. Raccogliendo alcune sollecitazioni dal territorio, ho deciso di interrogare la giunta regionale per conoscere lo stato di avanzamento del progetto, i motivi dello stallo dei lavori e l’effettiva tempistica di conclusione dell’intervento”.
Questa, in sintesi, la nota di Asl Toscana SudEst allegata alla risposta dell’assessore Saccardi.
– L’azienda ha inserito nel piano degli investimenti 2018-2020 uno specifico finanziamento di 1.300.000 euro per la realizzazione della Casa della Salute di Orbetello che prevede la ristrutturazione della sede del distretto (palazzina ex Inam). Dopo i primi studi preliminari, che hanno dovuto affrontare alcune difficoltà per la collocazione logistica dei servizi, sono state avviate il 1 agosto le procedure per l’individuazione dei professionisti cui affidare l’incarico per la progettazione. Il crono programma attuale, salvo imprevisti, prevede la stipula del contratto per la progettazione entro inizio 2019, l’avvio delle procedure di appalto dei lavori nel secondo semestre 2019 e la conclusione dei lavori entro l’anno 2020 –.
“La realtà di Orbetello è importantissima e registra una spontanea ed immediata disponibilità dei medici di medicina generale a cimentarsi nel lavoro comune nella Casa della salute. Una disponibilità che andrebbe raccolta e ricambiata con prontezza d’azione, mentre invece l’iter per l’incarico di progettazione è stato avviato addirittura dopo la mia interrogazione (depositata il 4 luglio) e, di conseguenza, l’inizio e la conclusione dei lavori sono slittati di ben due anni rispetto alle previsioni iniziali. Si dice anche di aver riscontrato problemi logistici: allora, viene da chiedersi, perché non si è scelto di fare ciò che si fa in ogni ospedale della rete provinciale in cui la Casa della Salute è dentro o in contiguità con l’ospedale? Non ci sarebbero stati problemi logistici e l’integrazione tra ospedale e medicina del territorio sarebbe stata più vera e semplice.
L’auspicio adesso è che vengano rispettati i tempi – conclude Marras –, la Casa della Salute è fondamentale per offrire ai cittadini risposte adeguate, servizi definiti e ben organizzati, oltreché per ridurre i costi che comportano ricoveri ripetuti, impropri e prolungati. L’efficienza del sistema sanitario sta a cuore a tutti noi e si traduce, soprattutto, nella qualità dei servizi stessi: portare a compimento il piano di presìdi della zona delle Colline dell’Albegna, dove sono già operative le case della salute di Manciano e Pitigliano, è un passaggio imprescindibile”.