Avvicinandosi la fine della campagna elettorale per le prossime regionali, trovo doveroso dire agli elettori non solo cosa voglio fare se sarò eletto, ma anche come. Parlare di contenuti, di politiche concrete, è importante, ma non basta. Credo che il punto di svolta debba essere nel metodo di governo, che per me sarà il più partecipativo possibile. Un’amministrazione regionale moderna deve essere efficiente, trasparente e integra e perché ciò sia possibile servono strumenti nuovi. Uno di questi è certamente il Rating Pubblico: un metodo di valutazione esterno e indipendente che certifica la qualità del lavoro. Ho accettato con entusiasmo la proposta di Caritas, Confindustria e Fondazione Etica di adottare, se sarò eletto, il Rating Pubblico per la Regione Toscana. Saranno loro a certificare la qualità del nostro lavoro, nel bene e nel male. Perché è doveroso essere responsabile del ruolo pubblico cui mi candido.
Roccastradino, maremmano, toscano. Oggi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale
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