“Sulla ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico si giocherà gran parte della futura competitività”. L’assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras, ne è convinto ed ha organizzato oggi un mini tour in tre centri tecnologici di eccellenza in provincia di Pisa: al Polo di Navacchio, a Gate 4.0 e ad Artes 4.0.
“Lo sviluppo industriale passa obbligatoriamente dal trasferimento tecnologico – spiega l’assessore – Per questo è importante sostenere tali centri ed accrescere il loro rapporto con le imprese sul territorio, che non a caso in Toscana aiutiamo con interventi che tengono insieme ricerca e sviluppo, formazione e produzione. Quello dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, ma anche il saper fare rete, sarà uno snodo imprescindibile anche per avere un sistema produttivo sempre più sostenibile, oltre che moderno”.
Lo sanno bene al Polo di Navacchio, realtà nata nel 1999 su iniziativa degli enti locali proprio con l’intento di mettere in connessione imprese, start up e mondo della ricerca, ma anche di aiutare aziende a nascere e irrobustirsi grazie al suo incubatore che offre spazi per la crescita professionale e tre anni di servizi e consulenze. In settecento lavorano al Polo di Navacchio, spaziando dall’Ict all’energia e l’ambiente, dalla robotica, il biomedicale fino alle telecomunicazioni, la microelettronica e la sensoristica. Lì è nata la mano robotica che si ispira nei movimenti alla morbidezza della mano umana, ma anche la start-up leader in Europa nel determinare le orbite di asteroidi, satelliti artificiali e detriti spaziali predicendone la possibilità di impatto con la Terra, oppure la capsula intelligente per trasportare con un drone in modo rapido e sicuro sangue, organi, medicinali e vaccini su una distanza di quaranta chilometri. Un’ecosistema di oltre 200 imprese, quattro università, cinque centri di ricerca, dieci società per azioni, 15 fondi di investimenti e 10 hub digitali.
Di manifattura avanzata si occupano invece più specificamente a Gate 4.0. La struttura, che nel settennato 2014-2020 ha goduto di contributi per quasi 350 mila euro sui fondi europei Fesr in dote alla Toscana, offre anche il sostegno di operatori finanziari, perché innovazione vuol dire pure investire economicamente, per stimolare l’adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende. Il centro conta una rete di più di 140 imprese, più di venti centri e infrastrutture di ricerca e coinvolge tre università (Pisa, Firenze e Siena).
Artes 4.0 nasce invece per fare squadra tra partner universitari, enti di ricerca, istituti di formazione ad elevata qualificazione, fondazioni, enti del terzo settore, società ed enti no profit ma anche associazioni ed aziende innovative in modo da offrire tecnologie e servizi dedicati in particolare alle piccole e medie imprese. I 114 soci privati valgono un fatturato totale di oltre 43 miliardi di euro, pari a circa il 3 per cento dell’intero Pil italiano, grazie alla partecipazione di diciassette grandi imprese.
Scritto da Toscana Notizie