480mila euro di danni causati da ungulati agli agricoltori nella sola provincia di Grosseto non potranno essere liquidati prima di un mese. Questo è il risultato ottenuto dalla posizione populista e elettoralistisca tenuta dalla destra in consiglio regionale.
La recente sentenza della Corte Costituzionale ha lasciato, infatti, senza copertura gli Atc (Ambiti territoriali di caccia), rendendo necessaria una legge ponte prima di quella definitiva in cui saranno affrontati i nodi organizzativi. Quella che abbiamo portato in aula ieri era una proposta innocua su cui c’era aspettativa da parte di agricoltori e mondo venatorio, nessuno immaginava che venisse bombardata dalla destra che ha avuto un atteggiamento davvero incredibile.
Il candidato sindaco del centro destra grossetano ancora una volta con insolenza e presunzione ha dimostrato di essere un burattino di questa destra e si è buttato come uno sciacallo sulla questione della mancata discussione in aula della legge poste sugli Atc solo per avere visibilità. Come capogruppo del Partito Democratico in Regione mi sento in dovere di rimarcare la verità.
Da una parte ci sono quelli che difendono imprese agricole e mondo venatorio, dall’altra c’è chi li sacrifica pur di ottenere consensi.
Dove sta dunque l’arroganza del Partito Democratico? Abbiamo proposto una semplicissima soluzione tampone coscienti che sarebbe stato necessario l’assenso dell’opposizione così come era successo lo scorso anno sempre sullo stesso argomento. Ci è stato risposto di no a differenza dello scorso anno quando approvarono la legge senza battere ciglio. Cosa è cambiato? Forse solo il fatto che oggi siamo in campagna elettorale.