Mozione del capogruppo Dem che invita la Giunta ad attivarsi con il Governo
“Tra i maggiori impatti economici che ha generato la pandemia da Coronavirus, ci sono senza dubbio quelli sui bilanci degli enti locali: maggiori costi che si stanno sostenendo e dovranno essere sostenuti e crollo delle entrate in conseguenza al blocco di gran parte delle attività, mettono seriamente a rischio la tenuta finanziaria dei Comuni. I sindaci ce lo stanno dicendo da settimane, i bilanci comunali saranno messi a dura prova e le misure messe in atto fin qui dal Governo, seppur hanno permesso di mantenere attivi alcuni importanti servizi, sono insufficienti ad affrontare la situazione.
Il decreto “Cura Italia”, anche in fase di conversione, non ha fornito risposte idonee a fronteggiare al meglio le difficoltà economiche e sociali che gli enti locali, come l’intero sistema Paese, stanno attraversando, c’è il rischio reale che i Comuni rimangano senza risorse in un momento gravissimo per la tenuta sociale delle comunità, che non riescano a garantire servizi, magari anche quelli che normalmente diamo per scontati e che, di conseguenza, non riescano a soddisfare le esigenze dei cittadini mettendo in crisi così il tessuto sociale e civile dei paesi e delle città. Quello che posso fare è ribadire con convinzione la necessità di interventi più massicci e strutturati a sostegno dei Comuni e con l’atto che ho presentato pochi giorni fa voglio impegnare in questo senso anche la Giunta regionale chiedendo al presidente di attivarsi con il Governo su alcuni semplici punti. Stiamo attraversando una fase storica eccezionale, è fondamentale che siano adottate al più presto norme che garantiscano ai Comuni le risorse finanziare necessarie per affrontarla, la semplificazione delle procedure amministrative e conferiscano ai sindaci i poteri indispensabili per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri”.
Questi, nel dettaglio, i punti su cui l’atto impegna la Giunta regionale ad attivarsi con il Governo affinché:
- si valuti l’istituzione di un fondo speciale per i Comuni di almeno 5 miliardi di euro e di un fondo straordinario di almeno 2 miliardi di euro per i Comuni che si trovano ad avere un risultato negativo del Fondo di Solidarietà Comunale, di cui allo schema allegato 4, colonna 5, del DPCM 28 marzo 2020, o in alternativa l’abbattimento del 50% di tale importo
- si proceda con la riduzione della percentuale del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità prevista nel bilancio di previsione 2020-2022 limitatamente all’esercizio 2020
- vi sia la possibilità per i Comuni di utilizzare interamente l’avanzo di amministrazione vincolato
- si possa consentire ai Comuni di attivare e mantenere servizi legati all’emergenza Coronavirus o comunque essenziali ai fini della coesione sociale e della ripresa delle attività locali attraverso trasferimenti di risorse dallo Stato ai Comuni
- si possano conferire ai Sindaci i poteri necessari per operare con la massima celerità e prontezza per velocizzare le opere più importanti e la ripartenza dei cantieri, anche attraverso uno snellimento di tutti i procedimenti amministrativi