32milioni complessivi, oltre 17 in provincia di Grosseto
Come hanno annunciato alcuni sindaci nei giorni scorsi, il piano di investimenti finanziati con le risorse derivanti dal protocollo Enel-Regione Toscana è pronto e presto sarà ufficializzato con la firma dell’accordo quadro. Sarà un contributo strategico per i territori che lo riceveranno, frutto di un cambio di approccio importantissimo che questo passaggio porta con sé. Dopo anni, dal 2013 ci spendiamo suggerendo un diverso orientamento, si è finalmente compreso che queste risorse devono essere investite in infrastrutture che interessano intere aree e comunità, non in piccoli interventi a beneficio soltanto di una singola realtà. I fondi, ad esempio, ci consentiranno di prevedere un primo importante intervento sulla strada ‘del Cipressino’, la via di collegamento verso la montagna, e rafforzare questa infrastruttura vuol dire intervenire a supporto dello sviluppo di un’intera area in sofferenza come l’Amiata. Inoltre, la provincia di Grosseto è destinataria della percentuale maggiore di finanziamenti e così riconosciuta nella sua potenzialità, a dimostrazione della rinnovata attenzione per il nostro territorio e della condivisione del progetto di sviluppo della Maremma inserito nelle politiche di sviluppo della Toscana.
L’auspicio è che l’inizio di questa nuova fase contribuisca a cambiare anche l’atteggiamento di chi produce energia dalla fonte geotermica: un territorio con questa grande ricchezza, considerato come uno dei giacimenti più importanti del mondo, non può essere contemporaneamente classificato come area di crisi (lo sono sia l’Amiata che le Colline Metallifere e l’Alta Val di Cecina); al netto delle difficoltà strutturali delle aree interne e montane, caratterizzate da particolari condizioni demografiche e sociali, dobbiamo dunque avere maggiore ambizione e ricavare dall’esercizio delle attività geotermiche una maggiore utilità in termini di sviluppo, di crescita e di opportunità di occupazione buona e duratura.
La Regione per questo presenterà una proposta di legge che tenderà ad obbligare i soggetti produttori ad essere più in linea con le esigenze del territorio anziché assumere ruoli di solo prelievo nascondendosi dietro ai formalismi quando questo rapporto non funziona. È nostra intenzione far sì che la geotermia sia realmente una risorsa, anche grazie all’abbattimento dell’impatto ambientale e paesaggistico attraverso l’utilizzo delle più evolute tecnologie disponibili puntando al consolidamento dell’indotto e al pieno sfruttamento del calore per promuovere altra iniziativa economica. E proprio in questa direzione va la proposta Geotermia 2.0 annunciata ieri dall’assessore Ciuoffo: il progetto di sviluppo lanciato da una regione che si candida a centro di eccellenza internazionale grazie all’impiego di tecnologie e competenze che le imprese toscane stanno esportando in tutto il mondo.
Intanto con l’ultima variazione al bilancio, la Regione ha deciso di entrare nel capitale di Cosvig (Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche) e di accompagnare direttamente i Comuni geotermici nella trasformazione del Consorzio in Agenzia dello sviluppo del territorio. Una scelta compiuta dalle comunità locali che oggi può contare anche sul sostegno della Regione Toscana e quindi aprirsi ancora di più ad altre possibilità oltre a quelle che potevano essere generate dal solo impegno locale.
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Gli interventi previsti dall’accordo quadro riguarderanno la viabilità (manutenzione, messa in sicurezza e adeguamento di strade dissestate o pericolose). Le risorse sono così suddivise tra le tre ‘province geotermiche’: Siena 4milioni e 700mila euro pari al 16,96%; Pisa 5milioni e 460mila euro pari al 19,56%; Grosseto 17milioni e 700mila euro pari al 63,48%.
In particolare, per quanto riguarda la provincia di Grosseto: 4milioni e 130mila euro saranno destinati alla messa in sicurezza dei tratti interessati da movimenti franosi nei comuni di Montieri, Roccalbegna e Santa Fiora; 6milioni e 200mila euro per la messa in sicurezza di due tratti della Strada provinciale del Cipressino nei comuni di Cinigiano e Castel del Piano; 7milioni e 390mila euro per l’adeguamento della Sarzanese Valdera nel comune di Monterotondo Marittimo.