Lettera aperta a Antonfrancesco Vivarelli Colonna
“Caro Antonfrancesco,
alcune precisazioni dovute dopo le tue dichiarazioni in chiusura della campagna elettorale del primo turno che hai rivolto contro di me.
Primo, quella dispregiativa additandomi come quello venuto dalla Sardegna. Non offende me, ma molti nostri concittadini emigrati dalla Sardegna che si sono insediati in Maremma nel corso degli ultimi decenni e che, con il loro lavoro, si sono guadagnati stima e dignità. In molti, ancora oggi, continuano, come ha fatto mio padre fino a qualche anno fa, a svolgere il tuo stesso lavoro. Direi che sono tuoi colleghi, anche se molti di loro non hanno dei bravissimi cittadini indiani a badare alle loro greggi.
Io in Maremma ci sono nato e cresciuto e da ormai 10 anni abito a Grosseto con la mia famiglia e amo la Sardegna come fosse la mia seconda terra. Penso che in questo momento, non devo certo insegnarlo a te, chi svolge quel lavoro vada aiutato più che denigrato per la provenienza regionale. Certa supponenza aristocratica, con il 2 giugno di 70 anni fa, è stata sepolta insieme a tutta la chincaglieria monarchica. La nostalgia, in questi casi, gioca brutti scherzi.
Secondo, l’accusa di aver impedito un tuo incontro con il presidente Rossi è priva di fondamento. Non conoscevo questo tuo desiderio, non lo hai mai reso pubblico e hai, invece e in ogni occasione, sputato sentenze contro il governo regionale, benché oggi il rammarico con cui lo hai espresso denoti un senso di frustrazione profonda per la mancanza di relazioni istituzionali utili a rendere credibile la tua proposta.
Terzo, la mia ipotetica assenza in Consiglio regionale. E’ tutto online e se sei curioso puoi andare a vedere. Ho saltato soltanto una commissione facendomi sostituire dal collega Gazzetti perché impegnato nella conferenza stampa, per il social impact investment a Grosseto promossa da Fondazione Etica, impegno che avevo assunto prima della calendarizzazione dei lavori della commissione e che ha visto anche la tua presenza. Immagino, dunque, che avessi valutato, come me, quell’appuntamento come molto importante. E’ vero, mi sono impegnato nella campagna elettorale come ho sempre fatto, perché la passione per la politica mi porta a schierarmi sempre. L’ho fatto a favore di Lorenzo Mascagni e l’ho fatto per il bene della nostra città.
Grosseto merita un sindaco adeguato a questi momenti difficili, che invece di accusare ingiustamente gli avversari, si confronta anche con loro e guarda avanti”.
Leonardo Marras