«Facciamo come i cittadini di Milano dopo le devastazioni dei Black Block per l’apertura dell’Expo. Ai vandali che hanno distrutto il sarcofago d’età romana sul tratto di mura adiacente il bastione della Rimembranza, rispondiamo con una sottoscrizione civica per riqualificare quell’area». È la proposta che Leonardo Marras fa ai grossetani, dopo l’ondata d’indignazione seguita agli atti di vandalismo che hanno coinvolto la zona di via Saffi. «Sono sinceramente rimasto molto colpito da quello che è successo – sottolinea Marras – perché ci troviamo di fronte a un’escalation di atti vandalici dettati dalla stupidità, che non si arrestano di fronte a niente. Indignarsi, tuttavia, non basta, e onestamente trovo anche abbastanza superficiali le polemiche contro gli amministratori, alimentate solo dalla volontà di guadagnare un po’ di consenso politico. Personalmente ho fatto altre considerazioni. Anche dedicando più vigili urbani alla sorveglianza e disseminando il centro di telecamere – ma quante? – i teppisti continuerebbero con gli atti vandalici. L’unica strada che vedo è affiancare il recupero e la riqualificazione dei luoghi alla sorveglianza. Quel tratto di mura potrebbe tornare a essere un giardino con una passeggiata “archeologica”, ma per farlo servono risorse. Il Comune di Grosseto, come tutti gli Enti locali, tuttavia, soffre enormemente sotto il piano finanziario ed è irrealistico pensare possa spendere cifre ingenti in tempi brevi. Per questo penso a una grande sottoscrizione civica promossa da tutte le associazioni cittadine per un anno, in modo da raccogliere fondi da affiancare alle risorse comunali. Personalmente vedrei utile ricostituire l’antica cancellata ottocentesca che abbelliva il muro di via Saffi, che fu smantellata in epoca fascista per recuperarne il ferro in nome dall’autarchia. Ripristinare la cancellata originaria, oltre ad avere un impatto estetico significativo, consentirebbe di proteggere meglio la passeggiata e il bastione della Rimembranza attraverso varchi d’ingresso facilmente controllabili. E restituirebbe a tanti cittadini il piacere di frequentare quel tratto di mura che si affaccia su via Porciatti e il campo degli Arcieri. Degrado, ignoranza e stupidità si sconfiggono prima di tutto col senso civico e la partecipazione. Quel che stanno facendo i milanesi in queste ore produrrà risultati molto più profondi di qualunque atto di repressione. Ne sono convinto. Facciamo la nostra parte anche a Grosseto, e gl’idioti saranno marginalizzati».
Roccastradino, maremmano, toscano. Oggi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale
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