Un focus particolare sarà dedicato alle città d’arte. Presenze significative da Stati Uniti, Canada, Francia e Germania
La Toscana presenta i suoi gioielli agli operatori turistici italiani e internazionali. Accadrà, ancora una volta, il 18, 19 e 20 ottobre 2021 a Lucca, quando tornerà, quest’anno di nuovo in presenza, il “Buy Tuscany”, ovvero l’evento-laboratorio che da tredici anni Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica organizzano per far dialogare offerta e domanda attraverso incontri diretti tra aziende.
L’imminente edizione si svolgerà, grazie alla collaborazione con il Comune, negli spazi del Real Collegio ma anche di Villa Bottini, del Palazzo Pfanner e dell’orto botanico, il salotto della città, e vedrà la presenza partecipata di 94 responsabili acquisti di aziende italiane e 113 buyers internazionali dei più importanti tour operator, provenienti dai maggiori paesi europei ed extraeuropei. Arriveranno, raccontano gli organizzatori, numerosi dagli Stati Uniti, bacino importante di turisti per la Toscana, ma anche da Canada, Francia e Germania. Interesse che lascia ben sperare per il 2022, dopo una ripartenza, sia pur lenta, che durante l’estate c’è già stata e che ha interessato pure le città d’arte, a cui il prossimo “Buy Tuscany” riserverà un’attenzione particolare. Novantatré sono le aziende toscane che si racconteranno e che hanno scelto di esserci: avrebbero potute essere anche di più, le richieste non sono mancate ed è un ulteriore elemento di vitalità e ripartenza, ma in tre giorni non ci sarebbe stato spazio nelle agende per incontrare gli operatori a cui vendere i prodotti.
La prima e seconda giornata di laboratori “Sharing Tuscany” sarà dedicata ai buyers italiani, con incontri su prenotazione. In collaborazione con Anci Toscana e tutti i ventotto ambiti territoriali in cui è suddivisa la regione saranno presentati anche i sette temi e prodotti turistici al centro della campagna di promozione “Toscana: Rinascimento senza fine”: e quindi, oltre alla vacanze al mare, il ritorno ai borghi e ai sapori autentici per una fuga dalle città, la vacanze in mezzo alla natura e all’aperto, il viaggio che diventa occasione per vivere eventi e cultura, la vacanza nel segno del relax e della cura di sé, la scoperta chiaramente delle città d’arte oppure l’opportunità di soggiorni più lunghi alla ricerca di strutture dove poter ‘villeggiare’ (magari lavorando in smart working).Con prodotti anche disegnato per giovani fino a quaranta anni, millenials e generazione Z.
Il 20 ottobre ci si rivolgerà agli operatori internazionali, sempre con incontri su appuntamento. Sia il primo che il secondo giorno sono previste iniziative di animazione a cura di “Lucca Comics&Games”, Associazione Dance Italia, Lucca Classica, Circolo Lucca Jazz, Lucca Jazz Donna e Carnevale di Viareggio.
Sono previsti, organizzati da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con gli ambiti, anche dieci tour informativi dedicati alle città d’arte e all’enogastronomia locale. Quest’anno infatti la manifestazione racconterà la Toscana pure attraverso il gusto, con assaggi di prodotti e il progetto regionale Vetrina Toscana. L’idea è infatti quella di far toccar con mano, agli operatori, il calore dell’accoglienza toscana e non solo raccontarla.
“La tre giorni di Lucca racconta numeri che sono il punto di consolidamento di una ripartenza che c’è già stata – commenta l’assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras – Avere una risposta così significativa di buyers nazionali e internazionali vuol dire che c’è voglia di Toscana e di riprogrammare l’economia turistica mondiale, magari in un altro modo e tenendo conto delle trasformazioni necessarie che la pandemia ha imposto. E noi siamo una parte importante di questo movimento”. “L’evento di Lucca – aggiunge – sarà inoltre l’occasione per restituire un po’ di attenzione alle città d’arte, aree che hanno subito maggiormente il contraccolpo della pandemia e che hanno bisogno di ritrovare ancora una dimensione di equilibrio, ma che sono un segmento fondamentale della nostra offerta turistica”.
“Abbiamo bisogno di un turismo di qualità – rilancia il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, presente alla conferenza stampa fiorentina di presentazione dell’iniziativa – Abbiamo bisogno di turisti curiosi di conoscere la vita dei nostri borghi e i nostri prodotti e di certificazioni ecologiche per un’agricoltura che sappia mantenere intatto il paesaggio costruito nei secoli dell’uomo e che affascina chi ci visita”. Per far questo, premette il sindaco, occorre considerare la Toscana come “un insieme formato da tante realtà diverse”.
“Il Buy Tuscany – spiega Francesco Tapinassi, direttore di Toscana Promozione Turistica – è un appuntamento fondamentale per promuovere la destinazione Toscana e far incontrare la domanda e l’offerta e l’ampia partecipazione di questa edizione rappresenta un segnale di grande vitalità del settore e voglia di ripartenza”. “L’obiettivo aggiunge – è quello di rendere i nostri prodotti turistici competitivi ed attrattivi, a partire appunto dalle città d’arte che più hanno sofferto l’assenza di visitatori nei mesi di pandemia, confermando l’attenzione ad uno degli asset strategici della Toscana”. “Inoltre – prosegue – l’evento costituisce una grande opportunità per i ventotto ambiti turistici e gli operatori del settore per proporre le loro offerte, far apprezzare l’accoglienza dei territori con una risposta volta alle tante esperienze di viaggio e alla proposta enogastronomica e raggiungere il grande pubblico dei visitatori internazionali”.
“La campagna realizzata dalla Regione e le azioni messe in campo nei mesi scorsi hanno già dato i loro frutti – testimonia Michele Angiolini responsabile per il turismo di Anci Toscana, primo cittadino di Montepulciano – La pandemia ha fatto anche riscoprire il turismo di prossimità e tanti piccoli borghi, alla ricerca di relax e prodotti dei territori da scoprire. Per il prossimo anno ci aspettiamo una crescita ulteriore”.
Scritto da: Toscana Notizie