L’aula del Consiglio regionale ha dato il via libera alla proposta di legge ‘Disposizioni relative alla prevenzione vaccinale’ nella seduta di ieri, 11 settembre, con 24 voti favorevoli e 7 contrari (di Lega, Movimento cinque stelle e Sì Toscana a sinistra).
“Abbiamo presentato questa proposta di legge per evitare il tremendo caos che l’annullamento dell’obbligo minacciato dal governo avrebbe prodotto – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Si tratta di una norma di civiltà che mette al primo posto la tutela dei bambini e che fa un passo avanti rispetto a quella precedentemente presentata e discussa perché siamo convinti che una buona legge sui vaccini oltre a prevedere obblighi debba sforzarsi anche di intervenire su altri aspetti importanti. Per questo abbiamo introdotto elementi nuovi riguardo informazione, ascolto e farmacovigilanza”.
La norma sancisce che in Toscana per iscriversi ai nidi e alle scuole materne bisognerà essere in regola con le dieci vaccinazioni e sarà efficace già da questo anno scolastico a partire dalle attuali modalità organizzative, ovvero la banca dati elettronica che consente ai plessi scolastici di verificare in modo immediato se un bambino è vaccinato o meno e ai cittadini di non dover produrre alcun certificato una volta che si è proceduto alla vaccinazione. Si prevede l’attivazione di servizi di informazione e sensibilizzazione in materia vaccinale mirati all’ascolto dei genitori e a fornire un’informazione personalizzata, i cui progressi saranno monitorati annualmente. È previsto poi il monitoraggio di eventuali eventi avversi a seguito di vaccinazione, nell’ambito del sistema di sorveglianza regionale su farmaci, vaccini e dispositivi medici, anche ai fini dell’anagrafe nazionale vaccini. Infine, sono previste azioni finalizzate alla valorizzazione del ruolo del pediatra di libera scelta, campagne di comunicazione e informazione in materia di prevenzione vaccinale e sulle modalità di acquisizione e presentazione della documentazione attestante la necessità di omettere o differire la vaccinazione.
“La vaccinazione è uno strumento indispensabile di prevenzione primaria – prosegue Marras –, la scienza ha suonato l’allarme sul pericoloso calo delle vaccinazioni e ha chiesto alle istituzioni di intervenire per ripristinare e mantenere il livello ottimale di copertura, da qui la necessità di introdurre l’obbligo vaccinale che in quest’anno ha già dato i suoi frutti; è una misura netta ma è importante perché utile a ristabilire la sicurezza sulla salute. Gli elementi nuovi introdotti in questa legge, come il servizio di informazione e ascolto, serviranno perché anche chi è più preoccupato o diffidente possa trovare nell’istituzione pubblica una risposta in più. Proprio dalla Toscana era partita, nel 2016, la discussione sui vaccini, oggi con questa norma facciamo un ulteriore e positivo passo avanti sulla strada della prevenzione e della tutela”.