“Il confronto tra Asl e sindacati sulle convenzioni per i centri prelievi è opportuno e urgente, evitando però un dibattito solo ideologico: non sono stati smantellati servizi e nessuno intende accettare lo smantellamento della rete pubblica. Anzi, in provincia di Grosseto addirittura, a differenza di ciò che avviene nel resto del territorio della nostra ASL ed in tutta la Toscana, proprio non esistono convenzioni con privati e sono marginali quelle che riguardano altre prestazioni.
Riguardo, invece, la riorganizzazione post emergenza a chi mi chiede cosa bisogna fare, e sono in tanti in questi giorni, rispondo: tutto! Sono settimane che sollecitiamo per risolvere le criticità emerse, qualcosa è stato fatto ma non basta. Serve, al più presto: sistemare il servizio del cup telefonico, riaprire i punti prelievo anche nei comuni piccoli e nelle frazioni, allungare orari e giorni, assumere tecnici e infermieri; se necessario, e dopo il confronto con i sindacati, stipulare convenzioni con i laboratori privati per recuperare prima possibile il ritardo accumulato.
L’Azienda fino ad oggi a tutto questo ha risposto in maniera inadeguata con reazioni impacciate, tardive e insufficienti, come hanno denunciato i sindaci la settimana scorsa, per le quali chi ha sbagliato dovrà pagare”.