Il capogruppo PD interroga la Giunta chiedendo come si attiverà per risolvere la situazione
“L’accorpamento delle centrali operative del 118 è, senza dubbio, uno dei principali effetti tangibili del processo di riorganizzazione del sistema sanitario toscano. Ho interrogato la Giunta regionale ad inizio anno – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –, a pochi giorni dall’effettiva unificazione delle centrali di Grosseto e Siena avvenuta il 20 dicembre 2016, per segnalare disagi e disservizi e chiedere soluzioni; nei mesi successivi la situazione è rientrata, anche con il piano di riorganizzazione del 118 presentato a marzo. Oggi però, raccolgo ancora una volta le sollecitazioni del territorio e torno a porre all’attenzione della Giunta una condizione disagevole che richiede un immediato intervento: ho ricevuto, pochi giorni fa, una lettera del sindaco di Monterotondo Marittimo e presidente della Conferenza dei sindaci Giacomo Termine che traccia un quadro ancora non positivo della gestione del 118 e credo sia opportuno sollecitare un’azione da parte della Regione”.
Le criticità evidenziate nella lettera riguardano le difficoltà di gestione della nuova centrale dovute, in parte, all’ampio territorio di riferimento – un’area pari quasi al 50% del territorio della Toscana con insediamenti diffusi – e all’elevato numero di chiamate ma, in particolare, alla distinzione tra gli operatori di Grosseto e Siena: i primi, nel post triage, seguono le urgenze; i secondi le emergenze.
“Quando queste le funzioni di emergenza e di urgenza erano unificate – si legge nella lettera –, il 118 di Grosseto era considerato efficiente e di ottima qualità. Purtroppo è ormai palese come le associazioni senesi nelle ultime settimane stiano rifiutando di fare il servizio alla presenza degli operatori di Grosseto, giudicando gli stessi scarsamente professionali. Questa è un’azione che nei fatti crea disservizi e boicotta il sistema messo in piedi dall’azienda sanitaria. Questo è un palese tentativo di centralizzare tutto su Siena, funzioni e servizi, gettando ombre sulle professionalità grossetane”.
“Chiedo, dunque, alla Giunta regionale se è a conoscenza di queste criticità e in che modo intende attivarsi, attraverso la direzione aziendale competente, per superarle. È importante – conclude Marras -, adesso più che mai, presidiare la riforma per far sì che non si creino spiacevoli situazioni come quella descritta, ma piuttosto si favorisca l’integrazione sempre più ampia sia dei servizi che dei soggetti che operano sui territori accorpati”.