Il Partito Democratico in Toscana e in provincia di Grosseto ha grandi responsabilità. Non possiamo rinunciare al dibattito, alla valorizzazione delle persone che abbiamo, alla narrazione delle nostre idee e progetti, alle profonde relazioni con le comunità. Siamo utili. Abbiamo 62 circoli su tutto il territorio: apriamoli, devono essere luoghi ci confronto e di ascolto, programmiamo un’assemblea pubblica al mese in ogni circolo perché solo così possiamo realmente essere immersi nelle diverse realtà e attivare quel desiderio di protagonismo che c’è ed oggi segue altri canali. Non credo in un partito “comitato elettorale”, per affrontare al meglio le scadenze elettorali, per prima quella del 2016 per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Grosseto, unico capoluogo di provincia al voto in Toscana, dobbiamo fare in modo che idee e persone siano protagoniste prima e dopo.
Il nuovo gruppo dirigente dovrà nascere da queste volontà. Ci si unisce partendo dalle diversità, non esiste una coesione astratta, solo un confronto chiaro può produrre un progetto comune e una nuova generazione di dirigenti. Siamo l’unico partito che ha un’organizzazione giovanile, un gruppo di ragazze e ragazzi che si sono fatti conoscere ed hanno ottenuto un risultato eccellente nell’ultima tornata elettorale, loro sono già la nuova classe dirigente. ripartiamo da qui per costruire un progetto serio di futuro per il partito e per la nostra comunità.