Il gruppo Pd regionale esprime soddisfazione per la proposta di legge Fiano, da oggi alla Camera
“L’apologia del fascismo fa parte del nostro tempo, purtroppo, sempre più spesso assistiamo a rievocazioni e evocazioni, dal vivo e sul web, che fanno venire la pelle d’oca. È necessario ed importante intervenire per fermare questa deriva e riconoscere con fermezza i valori fondanti della nostra Costituzione. Da parte nostra avevamo già espresso con chiarezza la nostra posizione con l’approvazione della mozione promossa da Alessandra Nardini e Gianni Anselmi e sottoscritta dai consiglieri del gruppo, con cui abbiamo sollecitato l’inserimento del reato di apologia del fascismo nel codice penale; oggi, dunque, accogliamo con soddisfazione la proposta di legge presentata da Fiano che, siamo certi, farà fare all’Italia un grande passo avanti dal punto di vista normativo”. Così Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana.
In particolare, la mozione dei consiglieri democratici chiedeva alla Giunta di attivarsi presso il Parlamento affinché il reato di apologia del fascismo venisse prontamente inserito all’interno del codice penale, consentendo l’effettiva repressione di reati legati alla riproduzione e alla diffusione di materiale e simboli inneggianti fascismo e nazifascismo.
“Antifascismo e resistenza sono valori a cui il Partito Democratico, ed ognuno di noi, non dovrà mai rinunciare – prosegue il capogruppo Marras –. Non ci stupisce, invece, la posizione del Movimento Cinque stelle, del resto abbiamo avuto modo di testare il significato del loro essere “né di destra, né di sinistra” più volte, non ultima proprio la seduta del Consiglio regionale del dicembre 2016 in cui abbiamo discusso e votato la nostra mozione: noi abbiamo espresso chiaramente la nostra posizione, loro hanno preferito nascondersi scegliendo di non votarla per poi oggi schierarsi a difesa dei nostalgici del regime”.
“L’auspicio adesso – conclude Marras – è che la proposta Fiano venga approvata velocemente e contemporaneamente si avvii un percorso di conoscenza della storia recente più profondo e dettagliato, perché fenomeni come l’apologia del fascismo trovano terreno fertile nell’ignoranza e nella conoscenza parziale dei fatti”.