Non si può morire di lavoro e a causa del lavoro.
Le immagini dell’incidente di Livorno sono sconvolgenti. Mi è venuta subito in mente la tragedia della Costa Concordia che ho vissuto ora per ora, giorno dopo giorno. La Concordia ci ha fatto comprendere nella realtà due aspetti e due caratteristiche: incapacità e capacità. Da una parte la morte di tanti passeggeri e lavoratori durante il naufragio e dall’altra il grande cantiere che per mesi è stato aperto al Giglio: un esempio di innovazione, efficienza e, soprattutto, sicurezza; a dimostrazione del fatto che la sicurezza è garantita prima di tutto dall’attenzione di chi li gestisce.
Il lavoro è passione, necessità, dedizione e per ogni professione, anche per quelle più rischiose, si deve pretendere una gestione professionale. L’educazione alla prevenzione è innanzitutto senso di responsabilità: le regole, chiare, ci sono e non vanno considerate come limite, ma come segno di civiltà. La diffusione di una cultura della sicurezza sempre più ampia, passa dall’autotutela di ogni lavoratore, dalla verifica delle capacità delle imprese, da un impianto di regole chiaro e dal un sistema di controllo efficiente della ASL. Il Partito Democratico non si tira indietro. #lavorosicuro