Visita nella zona produttiva di Crespina Lorenzana (Pi) per la presentazione del progetto di riqualificazione dell’area industriale in cui opera Enapter, multinazionale premiata dalla Royal Foundation britannica per i suoi elettrolizzatori di idrogeno “sostenibili”
Una visita in un pezzo di Toscana che ha imboccato la strada della transizione green. È quella svolta questa mattina dall’assessore alle attività produttive Leonardo Marras e dall’assessora a formazione, lavoro, università e ricerca Alessandra Nardini nell’area produttiva di Lavoria, località del comune di Crespina Lorenzana (Pi), al centro di un protocollo di intesa finalizzato alla sua riqualificazione e sottoscritto alcuni mesi fa tra Regione, Comune e Enapter, multinazionale specializzata nella produzione di elettrolizzatori per idrogeno senza emissioni di anidride carbonica. Recentemente Enapter ha ricevuto l’EarthShot prize, il premio della Royal Foundation pensato dal principe William per valorizzare soluzioni industriali capaci di contribuire al contrasto dei cambiamenti climatici.
La visita di oggi è stata l’occasione per presentare il progetto di riqualificazione, dal costo complessivo di circa 800mila euro che potrà contare su un contributo della Regione Toscana pari a 350 mila euro, e per partecipare, presso la sede dell’azienda Caravanbacci, alla consegna del riconoscimento da parte del sindaco del Comune di Crespina Lorenzana Thomas D’Addona ad una realtà come quella di Enapter, che oggi occupa 77 addetti con un’età media di 32 anni e che nel mirino ha ulteriori progetti di investimento sul territorio.
“L’intervento di riqualificazione ha un’importante rilevanza – ha spiegato l’assessore Marras – perché qui esiste una grande impresa globale con un grande presente, che può avere un grande futuro e che può dare un contributo decisivo allo sviluppo della nostra regione”. “A differenza delle varie fasi e innovazioni tecnologiche legate all’energia, come quella delle fonti rinnovabili – ha proseguito Marras – l’Italia non ha mai esercitato protagonismo. In questo campo, quello dell’idrogeno, noi siamo invece pionieri e avere un’infrastruttura anche di offerta pubblica capace di ospitare sia l’attuale fase sia l’evoluzione e lo sviluppo della presenza di un produttore di elettrolizzatori è un fatto strategico”.
Tra i punti del protocollo d’intesa figurano anche l’impegno a sviluppare la qualificazione di lavoratrici e lavoratori attraverso il ricorso, assieme ai Centri per l’impiego, ad attività di formazione continua, tecnica superiore e professionale nonché la promozione di iniziative di ricerca e sviluppo, sostenendo la collaborazione con il mondo accademico.
“Enapter – ha dichiarato l’assessora Nardini – è una realtà che da anni ha deciso di investire sulla sostenibilità e sul contrasto ai cambiamenti climatici e quindi non possiamo che essere felici ed orgogliosi di questo riconoscimento. In questa occasione voglio anche sottolineare l’importanza dell’integrazione tra ricerca e imprese, due mondi che devono sempre più dialogare. È importante continuare a sostenere l’innovazione, i passi in avanti in ricerca e sviluppo, che consentono non solo di salvaguardare i posti di lavoro nel territorio ma anche di crearne di nuovi, accompagnando le trasformazioni e le transizioni”. “Sul tema della sostenibilità come amministrazione regionale – ha concluso Nardini – stiamo facendo la nostra parte, anche sulla spinta delle indicazioni nazionali ed europee. Ringrazio il grande movimento nato dalle giovani generazioni che si dimostrano attente e sensibili al tema e ci ricordano che non abbiamo un altro pianeta di riserva, spronandoci a prenderci cura e a rispettare il nostro”.
Scritto da: Toscana Notizie