Lettera aperta al Vice ministro alle infrastrutture e ai trasporti Riccardo Nencini e al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi
Carissimi Vice ministro Nencini e Presidente Rossi,
torno a scrivervi pubblicamente in merito alla cosiddetta autostrada Tirrenica. Avere un’infrastruttura moderna che collega nord e sud è un’esigenza improcrastinabile per il Paese. L’autostrada deve essere un valore aggiunto anche per la Maremma, la via che agevola lo sviluppo locale rendendo maggiormente competitivo l’intero territorio. Governo e Regione Toscana, attraverso di voi, possono aiutare a raggiungere questo grande obiettivo. Confido molto nel vostro impegno e nella vostra capacità di risolvere i problemi di tutti, anche quelli di questo territorio.
Realizzare, infatti, il progetto così come è stato presentato invece di favorire sviluppo comporterebbe un impatto negativo nelle aree interessate dai lavori, i cui effetti sarebbero notevoli e difficilmente superabili.
La Maremma, unita, dice NO al tracciato così come proposto da SAT.
Il tavolo di confronto avviato tra Ministero, Regione e amministrazioni locali può essere un passo in avanti e sono da apprezzare le ultime prese di posizione dei sindaci che hanno aperto al confronto e incontrato il Commissario di Governo e l’assessore Ceccarelli. Se i miglioramenti saranno sostanziali e la revisione del progetto sarà in linea con le osservazioni che io stesso, tra gli altri, ho indicato, allora potremo davvero essere di fronte ad un momento decisivo, dopo tutti questi lunghi anni di attesa. Le anticipazioni mostrate in CCIAA tempo fa sono perlomeno incoraggianti e la discussione con gli enti locali ha prodotto già risultati più avanzati.
Tuttavia, sappiamo bene che non sarà sufficiente, perché togliere una strada esistente e farla diventare un’autostrada è una privazione. Costruire la viabilità alternativa è obbligatorio e le soluzioni praticate sono sicuramente migliorative rispetto alle prime proposte, ma risultano comunque insufficienti. Il tracciato costiero ha il vantaggio di impattare al minimo sul paesaggio, ma rischia di essere di grave pregiudizio alle condizioni socio-economiche del territorio. Non basta la buona volontà, serve dunque un vero e proprio scatto in avanti. Mi rivolgo a voi perché al punto in cui siamo occorre una scelta politica. Non bastano più le soluzione tecniche e l’interlocuzione con il concessionario SAT. Una scelta politica, appunto, che il Governo dovrebbe assumere e che la Regione dovrebbe far propria e sostenere.
Voglio reintrodurre nel dibattito la proposta che, a mio avviso, ben interpreta le esigenze del territorio in aggiunta alle indispensabili modifiche al progetto: parliamo di totale gratuità per chi vive a sud di Grosseto. Sono convinto che sia necessario garantire la gratuità del pedaggio per i residenti dei comuni compresi nel tratto da Capalbio a Grosseto, considerando anche Monte Argentario, Isola del Giglio, Manciano, Sorano e Pitigliano che, ugualmente, gravitano sul percorso. A tutti coloro che usano l’attuale Aurelia – unica infrastruttura di cui dispongono – per recarsi a lavoro, a scuola, per raggiungere l’ospedale di Grosseto, per gli spostamenti locali, non possiamo sottrarre la strada esistente per trasformarla in una a pagamento senza che venga restituita almeno la stessa capacità di muoversi di prima, al pari di ogni altro cittadino italiano. Finora si è parlato di possibili incentivi, di esenzioni di durata breve (5 anni) e per tratti insufficienti. Tutte soluzioni inutili. Che, in questo contesto, suonano quasi come provocazioni rivolte a chi ha deciso di vivere in Maremma e costruire il futuro della propria famiglia qui, sperando un giorno anche nell’ammodernamento della principale viabilità di collegamento.
Spero quindi che si tenga conto di tutte queste necessità. Sono davvero tanti i dettagli che meritano di essere rappresentati, tutti contenuti nelle numerose osservazioni presentate dagli Enti locali.
Qui, concludendo, vorrei descrivere sinteticamente le proposte dal mio punto di vista più significative:
- realizzare tutte le opere, senza alcuna modifica, anche quelle accessorie, previste dal progetto definitivo del lotto 5A approvato con parere positivo del Comune di Capalbio nel 2012
- allungare sensibilmente il tunnel artificiale in prossimità di Orbetello scalo
- allontanare significativamente da Albinia la variante di progetto
- eliminare la barriera di esazione di Fonteblanda così da rendere interamente gratuita la percorrenza nel tratto autostradale tra Grosseto ed il confine regionale sud per tutta la comunità ricompresa in quell’intervallo (Magliano in Toscana, Orbetello, Monte Argentario, Isola del Giglio, Capalbio), inclusi quei comuni più interni che si connettono all’autostrada tramite la SR 74 Maremmana (Manciano, Pitigliano, Sorano)
- sviluppare la viabilità secondaria indispensabile per consentire gli spostamenti locali necessaria per raccordarsi alle poche uscite autostradali, con particolare riguardo al tratto Fonteblanda–Grosseto
- risolvere l’intreccio di strade per l’accesso al Parco della Maremma e alle frazioni del Comune di Grosseto di Rispescia ed Alberese, prendendo a riferimento gli indirizzi dell’Ente Parco in coerenza con il Piano del Parco
- spostare la barriera di esazione di Grosseto così da rendere gratuito e più rapido possibile l’accesso all’ospedale del capoluogo sia per chi proviene da sud che per chi proviene da nord, senza caricare la città di ulteriore traffico (in questo senso anche lo spostamento preannunciato della barriera a Grosseto nord è una scelta non corretta).
Leonardo Marras
Capogruppo PD Consiglio regionale della Toscana