“Le lavoratrici di Eurovinil sono molto preoccupate sul loro futuro lavorativo legato al marchio EV. La crisi di questa azienda è caduta nel silenzio da troppo tempo, ai dipendenti sono state fatte delle proposte di breve periodo, prendere o lasciare, di cui non si comprendono fino in fondo le motivazioni e gli obiettivi, ma soprattutto non è chiara l’effettiva volontà della multinazionale Survitec di continuare a investire in Italia.
Il marchio Eurovinil è apprezzato in tutto il mondo per gli elevati standard qualitativi della produzione di zattere e tende pneumatiche, che vengono utilizzate per dare protezione e sollievo alle popolazioni colpite da catastrofi.
Know how e professionalità che rischiano di andare perdute.
Il 2 luglio scade la cassa integrazione, i lavoratori di Eurovinil non possono rimanere nel limbo. E’ urgente che la Regione chieda di riaprire il tavolo con il Governo e i vertici dell’azienda, per capire se ci sono le condizioni per la ripresa produttiva e per avere risposte sull’interessamento o meno da parte di altri imprenditori”.