“Abbiamo avuto prova della totale impreparazione sui lavori pubblici di Vivarelli Colonna nel recente confronto all’assemblea annuale dell’ANCE Grosseto. Di fatto il Comune in questi mesi ha avuto il solo merito di aver convocato le associazioni del settore per tavoli e riunioni a cui, sembra, nemmeno il sindaco o gli assessori abbiano partecipato. Oggi Vivarelli Colonna si fa forte dell’innalzamento della soglia per gli affidamenti diretti a 150 mila euro da parte del governo giallo-verde e ascrive a suo merito questa scelta polemizzando come al solito con il Pd e dimostrando ancora una volta vivo interesse solo per la propaganda e non per la materia degli appalti. L’innalzamento di quella soglia era indubbiamente opportuno: il codice del 2016, quello su cui il sindaco si scaglia, non lo aveva alzato rispetto alla precedente norma approvata dal centrodestra. Un innalzamento eccessivo, d’altro canto, sarebbe sbagliato perché farebbe tornare a epoche lontane nel tempo, in cui lavoravano per gli enti pubblici solo gli “amici degli amici” e qualche corrotto si intascava ricche ricompense e regalini. Il punto però rimane sempre lo stesso e la polemica politica tesa a fuggire dal tema non lo cancella.
Per i lavori sotto la soglia di 1 milione di euro (cioè quasi tutti gli appalti della nostra città e dei Comuni limitrofi) abbiamo presentato una proposta di legge a mia prima firma seguita dalle firme degli altri 22 consiglieri regionali del Partito Democratico e dunque chiedo: il Comune di Grosseto intende dotarsi di un elenco di operatori qualificati da chiamare a presentare offerte a rotazione oppure no? In caso di uso del sorteggio per determinare gli operatori da invitare alla gara il Comune di Grosseto sostiene e intende applicare, una volta che diventerà esecutiva la nostra proposta, la previsione che siano almeno la metà le aziende locali da invitare con il sorteggio? Mi aspetto, in risposta, la solita mitragliata di parole piena di insulti ma spero che alla fine si possa leggere un sì o un no alle due semplici domande che ho formulato così da fare chiarezza nei confronti di un settore che vive le più grandi difficoltà derivanti dalla crisi economica. Non neghiamo l’evidenza: Grosseto negli ultimi due anni sta peggio di prima. Non è colpa del sindaco o di un assessore, naturalmente; di certo però non abbiamo visto alcuna reazione, che avremmo salutato con sostegno e approvazione, a questo cambio di fase così preoccupante. Nessuno se la può cavare con un insulto o buttandola in caciara contro gli avversari politici. È necessario lavorare sodo collaborando con tutti per riconoscere i problemi e provare a risolverli concretamente”.