“Il lavoro di messa in sicurezza dell’Albegna sta proseguendo: molti gli interventi già realizzati, diversi quelli ancora in cantiere o da avviare. Si tratta di un sistema abbastanza complesso di opere che interessano un territorio ampio e che necessitano di essere portate a compimento nei tempi previsti dal cronoprogramma per garantire la sicurezza dei cittadini e dei tanti imprenditori agricoli. Come ha ricordato anche il presidente Rossi in occasione della recente visita a Orbetello, a sei anni dall’alluvione sono stati investiti 50 milioni di cui poco meno di 20 per progettare e realizzare opere di ripristino e manutenzione idraulica e 30 milioni, divisi tra Regione Toscana, Anas e Ferrovie, per la costruzione della cassa di espansione di Camporegio, adesso a gara. A cui si aggiunge l’intervento di messa in sicurezza della parte inferiore dell’Elsa che partirà non appena il Comune di Manciano approverà la variante.
Per questo, anche dopo aver fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori con il Genio civile, faccio mia la proposta dei comitati e dell’ ‘associazione Vita’ di istituire un tavolo di monitoraggio permanente fino alla conclusione delle opere di messa in sicurezza del fiume Albegna che coinvolga i Comuni dell’area, il Consorzio di bonifica, le associazioni delle imprese e i comitati e le associazioni locali. Credo possa diventare uno strumento molto importante di raccordo sui punti salienti oltreché di controllo; un modo per partecipare costantemente e direttamente allo sviluppo di opere fondamentali per un territorio che ogni volta che piove in maniera più violenta torna a rivivere la tragedia di sei anni fa. La Regione ha saputo rispondere prontamente all’emergenza e gestire al meglio la pianificazione dei lavori necessari a scongiurare nuovi danni a causa di condizioni metereologiche eccezionali, con l’istituzione del tavolo si compierebbe un ulteriore passo sulla strada della collaborazione”.