Adeguare la normativa regionale in materia di emissioni odorigene degli impianti a biogas in modo da essere compatibili con la vita della comunità cittadina, oltreché con l’ambiente. Questo, l’impegno chiesto alla giunta regionale con la mozione presentata dal capogruppo PD Leonardo Marras e approvata questa mattina a maggioranza dall’aula del Consiglio regionale.
“Ho presentato quest’atto qualche mese fa, rilanciando l’appello della città e raccogliendo l’input arrivato dal voto unanime sul tema del consiglio comunale di Grosseto; oggi, alcune cose sono state avviate ma resta il problema di gestione del fenomeno: il sistema pubblico è privo degli strumenti per svolgere un’azione di controllo a tutto tondo ed efficace delle emissioni odorigine. Da qui la necessità impellente di una norma che sia regionale o nazionale, perché va tenuto ben presente che la ‘tutela dell’ambiente’ non è tra le competenze delle Regioni e quindi un’eventuale legge toscana potrebbe essere impugnata dal Governo come è successo per la Puglia”.
“Riguardo allo specifico caso di Grosseto la notizia positiva è l’istituzione del tavolo tecnico sanitario, l’auspicio adesso è che porti a risultati tangibili e in tempi brevi, inclusa la possibilità di un’ordinanza in cui l’autorità sanitaria, ovvero il sindaco, assuma direttamente la responsabilità del rispetto di alcune condizioni sanitarie indispensabili. La Regione ha fatto ciò che è nelle proprie funzioni di controllo: Arpat negli ultimi anni ha effettuato 30 sopralluoghi nei 7 impianti cittadini ed elevato 10 verbali evidenziando incongruità nella gestione; il Comune ha fatto altrettanto? Si tratta di impianti sotto al megawatt, quindi non soggetti a Valutazione d’Impatto Ambientale, il che significa che il sistema di monitoraggio è tutto post autorizzazione e spetta, appunto, a Regione e Comune. Grazie ai colleghi consiglieri per aver accolto e votato quest’atto, è importante lavorare insieme per giungere all’obiettivo di colmare il vuoto normativo esistente a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”.