Ringrazio Donzelli per avermi dato l’opportunità di parlare di cose che riguardano il nostro territorio. La vicenda dei ‘gessi rossi’ è una delle più importanti che riguarda la permanenza dell’industria e del lavoro in Maremma; me ne sono occupato direttamente, con atti, nelle esperienze di governo passate da sindaco prima, in Provincia poi e ho sostenuto anche il processo di partecipazione che, per primi in Italia, hanno scelto di intraprendere a Gavorrano: unico Comune oltre gli interessati dagli impianti ad essersi preso questa responsabilità.
Conosco i ‘gessi rossi’ proprio grazie a Moreno Bellettini che, all’epoca consigliere di opposizione a Roccastrada, mi stimolò ad entrare nell’accordo volontario sottoscritto da noi nel 2003. Il Comune di Roccastrada autorizzò l’uso dei gessi per il recupero di una cava sul territorio dopo un’inchiesta pubblica nella Valutazione d’Impatto Ambientale che coinvolse tutti, anche quelli che oggi scrivono e urlano, come fecero allora, contro. La VIA fu positiva è l’inchiesta si concluse con una relazione finale firmata anche dal rappresentante dei comitati inserito nell’organismo che la guidava. All’epoca Bellettini era sindacalista della Tioxide e fu, credo, contento di poter dare il suo contributo nella ricerca di una soluzione possibile.
La cava in questione è ai margini di un torrente dal quale ancora oggi la comunità di Roccastrada preleva la risorsa idrica per l’acquedotto. Dunque, tutto normale? No, non dobbiamo sottovalutare nulla. Dobbiamo seguire le procedure e prendere ogni necessaria precauzione. La Valutazione d’Impatto Ambientale è lo strumento per determinare compatibilità, eventuali mitigazioni e dare o negare assenso l’utilizzo dei gessi per il recupero ambientale delle cave dismesse, il Comune di Gavorrano, dunque, fa bene a chiedere ulteriori approfondimenti e a pretendere una VIA rigorosa che preveda la partecipazione di esperti e cittadini. E, chiaramente, la scelta sarà fatta solo alla fine e non prima con il pregiudizio dell’ignoranza.
Avere questa convinzione da Firenze, senza conoscere effettivamente le condizioni della cava della Bartolina o della Vallina, è oltre modo presuntuoso da parte di Donzelli e, non è una novità, strumentale per la coppia Bellettini-Baccetti. A Bellettini mando un caro saluto, cambiare idea è segno di intelligenza. Lui è indubbiamente molto intelligente.