Con l’architetto Giuseppe Chigiotti e il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani abbiamo provato ad aprire una strada possibile e importante
“Ponte Tura è un simbolo e una sintesi. La bellezza di un luogo nei pressi di Grosseto si unisce al segno dell’uomo che ha conquistato questa terra con la fatica dei badilanti che scavarono i canali di bonifica, l’intelligenza degli intellettuali che progettarono un sistema idraulico fantastico e la lungimiranza di governanti che seppero guardare al futuro. Da Ponte Tura parte il canale diversivo che portava le acque limacciose a colmare le terre paludose e univa l’interno al mare.
La storia della Maremma è storia di persone e nella sua caratteristica è storia e luoghi dimenticati. Ponte Tura è uno di questi.
Qui dove bellezza e narrazione s’incontrano abbiamo voluto raccontare la nostra nuova volontà di valorizzazione e recupero. Il progetto a cui pensiamo e su cui ci impegniamo, già pronto in fase esecutiva, è il PARCO DELLA BONIFICA DELLA MAREMMA e il suo riconoscimento come sito UNESCO. Un parco territoriale, un itinerario di archeologia industriale, che partendo da Ponte Tura unisca Casa Rossa Ximenes a Castiglione della Pescaia, la fiumara di San Leopoldo e il fosso San Rocco. La bellezza e il racconto della nostra storia porta consapevolezza e offre opportunità di crescita concrete.
Strettamente connessa a questa iniziativa è la nostra proposta al nuovo Parlamento italiano: entro sei mesi dall’insediamento approvi la legge nazionale per il divieto di consumare nuovo suolo agricolo in difesa del paesaggio e per la riqualificazione dei luoghi degradati delle città.”