Qual è lo stato dei pagamenti dei contributi ai Progetti integrati di filiere e i progetti del ‘pacchetto giovani’ ammessi a finanziamento? Quali sono i tempi medi richiesti per ogni passaggio di verifica e quali quelli previsti per l’erogazione definitiva dei contributi? Quali azioni si intendono intraprendere per ridurre i tempi delle verifiche richieste dai rispettivi procedimenti e per semplificare le procedure? Quali sono stati gli adeguamenti dei software e quante risorse siano state investite nelle spese per la gestione delle procedure informatiche negli ultimi 5 anni?
Queste le domande con cui ho chiesto alla giunta regionale di far luce sulle motivazioni dei ritardi nelle erogazioni dei contributi ai progetti ammessi a finanziamento.
Riguardo ai tempi per l’erogazione definitiva del contributo – si legge nella nota di risposta dell’assessore Remaschi –, l’inserimento della domanda nell’elenco della liquidazione avviene entro 60 giorni dalla ricezione della domanda di pagamento e l’autorizzazione si conclude entro 60 giorni dalla data di ricezione dell’elenco di liquidazione da parte degli uffici competenti di Artea; sulla durata del procedimento incide la richiesta, spesso necessaria, di integrazioni della documentazione. Per ridurre i tempi delle verifiche e razionalizzare l’iter, sono state intraprese attività di regolamentazione dei procedimenti amministrativi che assicurano omogeneità e legalità ed agevolano le procedure.
“Ringrazio la giunta regionale per il riscontro dettagliato alla mia interrogazione, il quadro descritto è sicuramente importante per dare risposta ai tanti che pur risultando ammessi a contributo non hanno ancora ricevuto il finanziamento completo. L’attenzione al settore agricolo è destinata a crescere man mano che il progetto del Distretto agroalimentare della Toscana del sud prenderà forma, bene dunque gli investimenti per il miglioramento del sistema di verifiche e la razionalizzazione delle procedure, dobbiamo farci trovare preparati per gestire al meglio questa grande sfida per la Toscana”.
Per quanto riguarda i software – prosegue la nota –, dal 2013 ad oggi sono stati sottoscritti contratti per un importo complessivo di circa 700mila euro al fine di coprire gli adeguamenti necessari a svolgere i procedimenti informatici relativi ai progetti finanziati con i fondi agricoli ed extra agricoli gestiti da Artea. Inoltre, la giunta regionale ha stanziato 1.300.000 di euro suddivisi in cinque annualità per rafforzare il sistema informatico di Artea.
Infine, ad oggi ARTEA ha provveduto al pagamento di oltre 150 milioni di contributi a valere sul fondo FEASR, più specificatamente per i Pif sono state pagate 95 domande di anticipo per un valore totale di 6,5 milioni di euro. Ed in particolare, gli anticipi erogati – al 19 dicembre 2017 – per i Pif della provincia di Grosseto ammontano complessivamente a 2.237.768 euro, così suddivisi:
- progetto “Valorizzazione della metodologia alimentare e della produzione foraggera per il miglioramento qualitativo del latte ovino toscano”: 79.844 euro
- progetto “Ottimizzazione ed innovazione della filiera olivicola ed accrescimento della qualità dell’olio toscano”: 173.929 euro
- progetto “Foglie”: 89.004 euro
- progetto “Carne bovina della Maremma”: 137.428 euro
- progetto “Vacasto plus”: 190.716 euro
- progetto “Maremma terra di vini”: 694.848 euro
- progetto “Innovazione, valorizzazione ed ottimizzazione della filiera vitivinicola dell’area sud della provincia di Grosseto”: 871.999 euro