Il capogruppo interroga la giunta per conoscere motivi dei ritardi e tempi della definitiva erogazione
I Progetti integrati di filiera e i contributi per i giovani agricoltori sono misure riconosciute come prioritarie dalla Regione Toscana, in linea con la politica agricola europea a favore di interventi di consolidamento e innovazione del mercato. Al primo bando Pif, attivato nel 2015, sono stati presentati ben 53 progetti pari a oltre 98milioni di euro di contributo richiesto; ad oggi, i soggetti partecipanti e ammessi a finanziamento non hanno ancora ricevuto le definitive erogazioni da parte di Artea, organismo pagatore dei fondi, nonostante siano state espletate tutte le varie fasi di verifica.
“Siamo soddisfatti della grande partecipazione ai bandi dedicati ad agricoltura e agroalimentare: i numeri delle domande presentate ci parlano chiaramente della vitalità del settore, dell’interesse per lo sviluppo, soprattutto di alcuni territori come quello della provincia di Grosseto, della voglia di investire e di crescere. Da parte della Regione, dunque, deve esserci attenzione e rispetto dei tempi in tutte le fasi, soprattutto nell’erogazione dei finanziamenti – spiega Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Ho ricevuto numerose segnalazioni di ritardi, in particolare per quanto riguarda i Progetti integrati di filiera e il cosiddetto pacchetto giovani, così ho deciso di interrogare la giunta regionale per capire quali siano i motivi, cosa si intenda fare per risolvere al più presto la situazione e cosa per migliorare il sistema di verifiche e pagamento”.
L’obiettivo dell’interrogazione è sapere qual è lo stato dei pagamenti dei contributi in favore dei soggetti che hanno presentato i progetti ammessi al finanziamento ed in particolare: a quanto ammontano i ritardi nei pagamenti da parte dell’ente erogatore, Artea, in particolare per quanto riguarda i Progetti integrati di filiere e i progetti del ‘pacchetto giovani’; in via generale quali siano i tempi medi richiesti per ogni passaggio di verifica da compiere e quali quelli previsti per l’erogazione definitiva dei contributi; quali azioni si intendano intraprendere per ridurre i tempi delle verifiche richieste dai rispettivi procedimenti e per semplificare le procedure, anche con riferimento ai bandi delle annualità successive; se vi siano stati adeguamenti dei software e quante risorse siano state investite nelle spese per la gestione delle procedure informatiche negli ultimi 5 anni.
“Si tratta, a mio avviso – prosegue Marras –, di valutare una semplificazione delle procedure di verifica adeguando il sistema in modo da evitare ‘tempi morti’ e doppi passaggi e garantire, invece, tempi certi dal riconoscimento di ammissibilità alla definitiva erogazione del premio. Un ritardo ingente nel recupero delle risorse da parte della aziende che, in larga parte, hanno già sostenuto le spese relative al progetto lo rende non sostenibile nonché, nel caso dei giovani agricoltori, mette a rischio l’effettivo avvio o rilancio dell’attività imprenditoriale”.
“È nostro dovere dare risposte a chi dopo mesi dalla pubblicazione della graduatoria ancora non ha ricevuto l’intero contributo spettante – conclude Marras –, se necessario anche rivedendo i procedimenti di Artea e investendo nell’aggiornamento degli strumenti. La provincia di Grosseto si è distinta per il numero elevato di progetti Pif ammessi a finanziamento, ben sette, che coinvolgono 200 aziende per circa 20milioni di contributo; non possiamo permetterci di mettere in difficoltà le imprese proprio adesso che stiamo incentivando la nascita del Distretto agroalimentare in Maremma e nella Toscana del sud”.