Pochi giorni fa ho incontrato il sindaco e la giunta del Comune di Follonica per #laRegioneinComune, eccezionalmente di venerdì. Sono emersi molti spunti di lavoro, fra tutti, sicuramente, la necessità di intercettare nuove risorse per completare il piano di rigenerazione urbana della cittadina.
Il baricentro della città si è spostato, il cuore di Follonica adesso dal lungo mare si estende ben oltre il corso, arriva al Parco centrale passando per l’area dell’ex Ilva. È il risultato di un grande progetto di rigenerazione urbana con cui negli anni sono state riqualificate diverse aree e trasformate in spazi fruibili per molte tipologie di attività: il museo Magma, il teatro della Leopolda, la Fonderia 1, il Parco centrale. Un’operazione che contribuisce a disegnare il volto nuovo di Follonica che da meta turistica per le vacanze estive, diventa anche cittadina aperta all’arte, alla cultura, al tempo libero.
In sindaco Andrea Benini ha commentato: “Siamo orgogliosi del risultato fin qui raggiunto, noi stessi non credevamo che questi interventi potessero cambiare così profondamente il modo di vivere Follonica. Il percorso di rigenerazione urbana, però, non è ancora finito: restano da bonificare e rendere fruibili lo spazio che si estende dietro alla Fonderia 1 e le piazze che costeggiano l’edificio; pensiamo anche di realizzare una connessione verso l’area mercatale dell’arena spettacolo. Abbiamo già visionato alcune ipotesi progettuali, a partire dal concorso di idee, ma resta il problema delle risorse. Le opere già realizzate sono state finanziate con fondi europei, grazie alla preziosissima collaborazione con la Regione Toscana, alla quale ci appelliamo ancora perché stia al nostro fianco anche in questa nuova fase del progetto. Nel frattempo stiamo lavorando per rendere questi spazi vitali e vivi tutto l’anno, ad esempio stiamo ponendo le basi per collaborazioni di altissimo profilo da sviluppare all’interno della Fonderia 1, legate alla cultura, all’innovazione, all’agroalimentare”.
Le iniziative descritte dal sindaco sono la prosecuzione naturale del progetto di riqualificazione della città, con cui i cittadini possono riappropriarsi di luoghi ormai dismessi che rinascono come spazi ricreativi e di lavoro. Si tratta di un esempio di investimento pubblico replicabile in altre realtà del nostro territorio: valorizzare il patrimonio esistente, migliorandolo e riportandolo a nuova vita, sempre nell’ottica della promozione di forme di sviluppo sostenibile. I fondi pubblici, come i fondi strutturali messi a disposizione dall’ Unione Europea, sono un grande sostegno; per questo mi impegno a trovare le risorse necessarie a portare avanti il progetto di Follonica partendo da quelle comunitarie gestite dalla Regione Toscana.