L’acceso dibattito che viene aperto (e mai chiuso) sulle questioni a tema ambientale ha uno stile ed usa parole simili, se non uguali, sia che si parli di presunto/previsto/paventato inquinamento o di impianti industriali. La tecnica è quella di costruire consenso/dissenso al di fuori e contro le istituzioni. Somiglia molto alla strategia “della tensione” che negli anni 70/80 attraversò il nostro Paese.
I movimenti e le persone che hanno individuato ed usano questi strumenti di politica della paura in genere sono dei frustrati della democrazia. Non accettano la responsabilità del governo, spesso perché hanno perso ogni democratica contesa elettorale. Sono dei falliti, rabbiosi che spalmano rabbia intorno a loro sperando attecchisca o che almeno faccia star male anche gli altri. Non interessa a queste persone di provocare allarme parlando (a vanvera) di acque inquinate, arsenico, progetti scellerati. Non interessa che il loro vaticinare disastri possa provocare danni a chi sta lavorando anche grazie ad un mare pulito, un ambiente straordinario.
Succede in tutta Italia, succede qui in Maremma e sull’Amiata. Contro questa strategia è necessaria unità e reazione: della gente che lavora, che vive e difende la nostra terra bellissima (penso in questi giorni anche alle migliaia di volontari che organizzano manifestazioni e feste popolari), fiducia in ciò che tuteliamo e nei dati scientifici degli istituti di ricerca
Facile parlare “a vanvera” come dice lei, ma le analisi ambientali, i morti, i malati e gli aborti parlano e raccontano una storia diversa. I pesci morti nei canali e le persone che si ustionano le mani raccogliendo arselle sono tutti dei “frustrati” come dice lei. E anche le nostre concittadine con la tiroide sballata e da operare, o i malati di tumore che vanno all’ospedale di Grosseto…sa cosa rispondono i dottori?! “Ah! Beh lei é della zona di Follonica Scarlino! Ormai venite tutti da li…” ….che gente frustrata questi all’armistizio repressi e MALATI.
Barocci è persona di grande cultura che da sempre solleva problematiche ambientali che la politica non guarda. Si risponda nel merito anziché demonizzare chi denuncia…
Credo che il tuo intervento sia un poco troppo “tagliente” nei confronti delle migliaia di persone che nei comitati , nelle associazioni ed anche nei partiti si impegnano e su battono per un ambiente ed una società più sana per loro ed i propri figli . Tutto quello che è accaduto nei decenni scorsi nel nostri territorio pensi non autorizzi ad essere quantomeno dubbiosi e scettici su nuove scelte che potrebbero aggravare situazioni già esistenti ? Non si può pensare che la Legge si possa accettare a fasi alterne , se ci torna bene ok altrimenti si l’aria di aria fritta . L inceneritore , le miniere , le discariche che pullulano nel nostri territorio sono state oggetto di parecchi intervento della Magistratura , che parlo’ proprio di ” scellerato progetto ” riguardo la vicenda del Merse/miniera di Campiano , che vide le proprie cause proprio nella zona dove ora vorreste far funzionare l inceneritore . Io non so chi ha ragione e chi torto…. Di solo che ho visto con i miei occhi la situazione dei terreni e delle acque di cui parliamo , ho visto troppa gente sparire e poi rivedere le loro foto sulle tombe al cimitero , gente giovane e meno giovane… Quindi chi ha fallito ? La gente che oggi protesta o colori che non hanno saputo gestire l impatto dell industria e delle miniere sui territori , molti dei quali in della ancora oggi ? Un saluto Marco Stefanini
L’acceso dibattito che viene aperto (e mai chiuso) sulle questioni a tema ambientale ha uno stile ed usa parole simili, se non uguali, sia che si parli di presunto/previsto/paventato inquinamento o di impianti industriali. La tecnica è quella di costruire consenso/dissenso al di fuori e contro le istituzioni. Somiglia molto alla strategia “della tensione” che negli anni 70/80 attraversò il nostro Paese.
I movimenti e le persone che hanno individuato ed usano questi strumenti di politica della paura in genere sono dei frustrati della democrazia. Non accettano la responsabilità del governo, spesso perché hanno perso ogni democratica contesa elettorale. Sono dei falliti, rabbiosi che spalmano rabbia intorno a loro sperando attecchisca o che almeno faccia star male anche gli altri. Non interessa a queste persone di provocare allarme parlando (a vanvera) di acque inquinate, arsenico, progetti scellerati. Non interessa che il loro vaticinare disastri possa provocare danni a chi sta lavorando anche grazie ad un mare pulito, un ambiente straordinario.
Succede in tutta Italia, succede qui in Maremma e sull’Amiata. Contro questa strategia è necessaria unità e reazione: della gente che lavora, che vive e difende la nostra terra bellissima (penso in questi giorni anche alle migliaia di volontari che organizzano manifestazioni e feste popolari), fiducia in ciò che tuteliamo e nei dati scientifici degli istituti di ricerca
Ambiente
11 agosto 2015
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Marco Stefanini
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Credo che il tuo intervento sia un poco troppo “tagliente” nei confronti delle migliaia di persone che nei comitati , nelle associazioni ed anche nei partiti si impegnano e su battono per un ambiente ed una società più sana per loro ed i propri figli . Tutto quello che è accaduto nei decenni scorsi nel nostri territorio pensi non autorizzi ad essere quantomeno dubbiosi e scettici su nuove scelte che potrebbero aggravare situazioni già esistenti ? Non si può pensare che la Legge si possa accettare a fasi alterne , se ci torna bene ok altrimenti si l’aria di aria fritta . L inceneritore , le miniere , le discariche che pullulano nel nostri territorio sono state oggetto di parecchi intervento della Magistratura , che parlo’ proprio di ” scellerato progetto ” riguardo la vicenda del Merse/miniera di Campiano , che vide le proprie cause proprio nella zona dove ora vorreste far funzionare l inceneritore . Io non so chi ha ragione e chi torto…. Di solo che ho visto con i miei occhi la situazione dei terreni e delle acque di cui parliamo , ho visto troppa gente sparire e poi rivedere le loro foto sulle tombe al cimitero , gente giovane e meno giovane… Quindi chi ha fallito ? La gente che oggi protesta o colori che non hanno saputo gestire l impatto dell industria e delle miniere sui territori , molti dei quali in della ancora oggi ? Un saluto Marco Stefanini
Rispondi 11 agosto 2015
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Mi sembra un intervento molto partigiano e poco onbiettivo, non certo da aspettarsi da chi come te ha ricoperto ruoli importanti nella provincia di Grosseto, dove non mancano i luoghi e le situazioni che autorizzano certo le migliaia di persone che compongono i comitati, le associazioni, i partiti politici (anche il PD) ad essere fortemente dubbiiosi su nuove installazioni definite da tutto il mondo scentifico “fonte di inquinamento ambientale”. Di “scellerato progetto”, forse ti ricordi, parlò la Magistratura grossetan ain riferimento all’inquinamneto del fiume Merse docuto alla fuoriuscita di inquinanti dalla miniera di Campianom riempita di quella robetta che proviaìene proprio dove ora si vorrebbe rimettere in funzione inceneritore e rimangono ancora situazioni di grande preoccupazione ambientale definite, elencate ma mai risolte. Quindi non offendiamo chi si interessa del benessere della gente e dell’ambiente ma portiamo loro rispetto. Il fatto fi aver vinto una elezione non autorizza certo a pretendere di essere i nuovi detentori delle Tavole della Legge.