Una sordità sconcertante, un disinteresse colpevole quello dimostrato dalla Survitec nella drammatica vicenda Eurovinil: nel giorno in cui scade la cassa integrazione, la multinazionale non accetta alcun tipo di dialogo, rifiutando ogni proposta di soluzione da parte di Governo e sindacati. Nessuna alternativa ai licenziamenti, quindi. È una prova chiara di quanto l’Azienda sia totalmente disinteressata a investire in Italia e ancora meno alla sorte dei suoi lavoratori.
Survitec ha praticato un’economia di rapina, ha svuotato e sfruttato la tecnologia Eurovinil abbandonandola, poi, a se stessa come un guscio vuoto.
Con la decisione di ieri, la Survitec cancella le professionalità e il know how altamente specializzato di una eccellenza tutta maremmana. La Survitec è colpevole di uccidere un’azienda sana, in cui la presenza femminile è, peraltro, preponderante.
Le preziose professionalità e competenze di quella che è stata un’importante azienda dell’economia toscana non possono essere disperse. Ora più che mai, è necessario che Regione e Governo verifichino la possibilità di reali interessamenti da parte di imprenditori più seri di quelli che, fino a oggi, hanno guidato Eurovinil.